Monografia a stampa
LA FONTAINE, JEAN : DE
Fables
Paris : Garnier-Flammarion, c1966
Abstract/Sommario:
La Fontaine si presenta come il continuatore di Esopo e Fedro e il discepolo di Epicuro; ha spesso intenzioni morali e la satira e il contrasto sono fra i suoi metodi preferiti. Attraverso i comportamenti e i pensieri degli animali, La Fontaine - uno dei più grandi favolisti di tutti i tempi - esplora ombre e luci dell'animo umano, virtù e vizi che da sempre caratterizzano l'uomo. Oggi come in passato, queste favole fanno sorridere, divertire e riflettere piccoli e grandi lettori. Una ...; [leggi tutto]
La Fontaine si presenta come il continuatore di Esopo e Fedro e il discepolo di Epicuro; ha spesso intenzioni morali e la satira e il contrasto sono fra i suoi metodi preferiti. Attraverso i comportamenti e i pensieri degli animali, La Fontaine - uno dei più grandi favolisti di tutti i tempi - esplora ombre e luci dell'animo umano, virtù e vizi che da sempre caratterizzano l'uomo. Oggi come in passato, queste favole fanno sorridere, divertire e riflettere piccoli e grandi lettori. Una formica che non vuole proprio aiutare la cicala, unenorme quercia che prende in giro una fragile canna, un contadino che lascia ai suoi figli un tesoro inestimabile, una ragazza che sogna un avvenire radioso. Attraverso questi personaggi Jean de La Fontaine ci racconta lezioni di vita che, talvolta, bisogna saper scoprire
La morte è uno degli elementi ricorrenti nelle Favole, in associazione al diritto del più forte, senza però trascurare il senso di solidarietà e di pietà verso gli infelici. Forse una delle morali complessive delle Favole è l'accettazione completa della natura umana: ad esempio, La Fontaine certamente non vuole dare ragione al lupo nella favola celeberrima, però ammette l'impossibilità di salvare l'agnello. Quando il coraggio è teso contro l'ordine della natura, si risolve in una situazione ridicola e buffa, come il gonfiarsi della rana e la goffaggine degli ipocriti
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